AFRICAN HEADRESTS
L'arte dei poggiatesta
nell'Africa orientale e meridionale
Tribal Pillows
from eastern and Southern Africa
Bruno Albertino
Anna Alberghina
Paolo Novaresio
Effatá Editrice
LA DANZA DEGLI SPIRITI
Arte africana fra tradizione e modernitá
Museo Africano - VERONA
Oggetti della Collezione d'arte africana
Albertino-Alberghina
dal 6 ottobre al 9 dicembre 2018 Inaugurazione Sabato 6 Ottobre 2018 ore 18.00
G. Lilanga 1991 La cittá lo ha lasciato a bocca aperta - acrilico su masonite
LA DANZA DEGLI SPIRITI:
Una mostra e un percorso di analisi antropologica.
Le sculture tradizionali dell'Africa sub-sahariana dialogano con le opere di Artisti africani contemporanei in un'eterna osmosi culturale tra passato e presente. Il percorso di approfondimento è corredato da testi che accompagnano questo collegamento tra le tradizioni animiste, caratterizzanti le sculture di Otto-Novecento, e i riferimenti a questi contesti che possiamo trovare nel panorama delle arti contemporanee africane.
Maschere, feticci, figure di maternitá e di antenato popolano il complesso mondo religioso africano. Mai creati con pura finalitá estetica ma per consolidare il legame tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti. Questi temi fondamentali per l'arte tradizionale, si ritrovano immutati, seppur arricchiti di nuovi contenuti, in quella degli artisti contemporanei.
Lo stile surreale dell'arte pittorica di Pierre Bodo e l'ironia caricaturale delle opere di Moke fils, nell'atmosfera di una Kinshasa decadente ma proiettata verso il futuro, tradiscono una spiritualitá ove forma e contenuto si fondono per dar vita ad una magica sintesi artistica. Le opere di Joseph Cartoon sono un'elegia del tema universale della donna e madre, generatrice di vita come le maternitá Dogon, Baoulè e Yombe. Le opere animaliere della Scuola Tingatinga sembrano voler evocare gli animali totemici dei popoli africani in una gioiosa danza degli spiriti. Gli Shetani di George Lilanga, tragici e buffi, superano la tradizione, proiettando il mondo degli spiriti in un universo caotico dove gioia e paura, bene e male conducono un'eterna battaglia, specchio della storia del mondo. Les "feuilles volages" di Frèdèric Bouabrè archiviano con pochi tratti di matita colorata le tradizioni e la conoscenza del suo gruppo di appartenenza. Mohamed Tabal, maestro puro, istintivo, assoluto, fluttua con le sue opere tra reale ed irreale.
I collezionisti, e curatori della mostra, Bruno Albertino e Anna Alberghina, sono medici e viaggiatori torinesi, che condividono da oltre trent'anni anni la passione per il continente africano, per i suoi luoghi, le culture, i riti, e le sue persone. Divenuti anche studiosi di Arte africana tradizionale hanno curato molte mostre di settore ed hanno pubblicato svariati libri sull'argomento tra cui: "Maschere d'Africa", "African Style" e "Mama Africa".
Artisti contemporanei esposti in mostra: Moke fils, Pierre Bodo, Frèdèric Bruly Bouabrè, Joseph Cartoon, George Lilanga, Maurus Mikael Malikita, Mohamed Charinda, Hasani Thabiti Mkisa, Issa Saidi Mitole, Rubuni Rashidi, Mustapha, Adams Tikatika, Kayè Tintama, Azdine Bendra, Hafida Zizi, Mohamed Bannour, Abou Salama, Regragui Bouslai e Mohamed Tabal.
La mostra è corredata dal catalogo "La Danza degli spiriti-Arte africana tra tradizione e modernitá" testi e foto a cura di Bruno Albertino e Anna Alberghina, edito da Effatá Editrice.
EVENTI del 38simo Festival di Cinema Africano al Museo correlati alla mostra:
- SABATO 10 NOVEMBRE ORE 16 visita guidata alla mostra LA DANZA DEGLI SPIRITI con la presenza straordinaria dei CURATORI E COLLEZIONISTI- DOMENICA 11 NOVEMBRE ORE 11 RACCONTI DI VIAGGIO CON BRUNO E ANNA
Com'è tradizione la mostra è accompagnata da proposte didattiche artistiche dedicate agli studenti di ogni ordine e grado, ad associazioni e centri diurni, e anche a gruppi di famiglie.
INFORMAZIONI
Ingresso Mostra e visita al Museo Africano intero 5.00€, ridotto 3.00€.
Gratuito per chi presenta il biglietto d'ingresso dei cinema del Festival Cinema Africano
Ampio parcheggio interno, accesso per persone disabili
ORARI DI APERTURA
Da Martedì a Venerdì 9.00-12.30 14.00-17.00
Sabato 9.30-12.30 15-18
Domenica 15-18
Chiuso il Lunedì
INFO:
Museo Africano - Missionari Comboniani, vicolo Pozzo 1 37129 Verona
tel. +39 0458092199/100 info@museoafricano.org www.museoafricano.org
fb: MuseoafricanoMa
fb: Festival del Cinema Africano di Verona
MOSTRA "MAMA AFRICA":
La maternitá nell'arte africana
Museo d'Arte e Scienza - MILANO
Curatori: Bruno Albertino e Anna Alberghina
dal 27 settembre al 19 ottobre 2017
Un viaggio estetico e antropologico nell'arte africana, alla scoperta della maternitá, concetto ispiratore di opere scultoree di grande valore. Il Museo d'Arte e Scienza, situato in via Sella 4, nel cuore di Milano tra Castello Sforzesco e il Duomo, fondato nel 1990 da Gottffied Matthaes, è un laboratorio di ricerca e sviluppo culturale con una vocazione multietnica. Il MAS possiede un sistema scientifico per la datazione di oggetti d'arte. Per una sua naturale vocazione il Museo ha l'onore di presentare la mostra di Bruno Albertino e Anna Alberghina, ricercatori, viaggiatori e appassionati dell'Africa. La mostra, cosi' come il libro Mama Africa (presentato in occasione dell'inaugurazione della mostra), consente di osservare e scoprire i segreti delle sculture femminili e delle bamboline di fertilitá, che evocano la donna e la madre.
Le origini di questo percorso culturale
In tutte le civiltá l'evento della maternitá è sacralizzato, spesso divinizzato fino a diventare metafora della genesi. La ricerca di Bruno Albertino e di Anna Alberghina muove dal tema scultoreo della maternitá, conducendo il visitatore in un viaggio esplorativo attraverso l'Africa subsahariana e occidentale, fino alle aree piu' inaccessibili di quella centro-equatoriale. In rassegna, le opere piu' geometriche, cubiste dei popoli Dogon e Bamana del Mali e quelle estremamente naturalistiche dei Baoulè, dei Dan e degli Attiè della Costa d'Avorio e della Liberia. La mostra, cosi' come il libro Mama Africa, consente di osservare e scoprire i segreti delle sculture femminili e delle bamboline di fertilitá, che evocano la donna e la madre. Troviamo poi descritte figure di coppie mitiche alle origini del lignaggio e immagini di gemelli, oggetto di culti ancestrali. Le sculture possono essere di legno, metallo, avorio, terracotta e pietra. Ognuna riporta tracce di un uso attivo, magico-religioso nel mondo africano. Ognuna di esse non è un mero oggetto di contemplazione, ma soprattutto uno strumento per la comprensione di una cultura profondamente diversa dalla nostra. Le opere resteranno in mostra fino al 19 ottobre Bruno Albertino e Anna Alberghina terranno, inoltre, una conferenza dal titolo: "SCARIFICAZIONI E DECORAZIONI CORPOREE NELLA VITA E NELL'ARTE DELL'AFRICA SUBSAHARIANA" il 16 ottobre nell'ambito del ciclo, in collaborazione con Italia-Asia, Tatuaggi e ScarificazioniMODIGLIANI E L'ART NEGRE: SIMBOLO, OPERE, TECNOLOGIA
Istituto Amedeo Modigliani
Presidente Luciano Renzi
Curatore della mostra Cesare Pippi
dal 22 giugno al 30 luglio 2017
Grande aspettativa per due prossimi eventi nel mondo dell'arte: l'apertura della Casa Modigliani e l'inaugurazione della mostra Modigliani e l'Art Negre: simbolo, opere, tecnologia.
Spoleto, citta' dell'arte, e' il luogo dove l'Istituto Amedeo Modigliani aprira' a breve la Casa Modigliani, un luogo per ricordare all'opinione pubblica nazionale e internazionale il piu' grande artista del '900 italiano e uno dei piu' grandi e quotati artisti mondiali, la sede delle attivita' e delle iniziative per organizzare e avviare la celebrazione del centenario della sua morte (1920-2020), un attrattore culturale per imprese e professionisti, artisti, editori e organizzazioni museali.
La Casa Modigliani e' sita nel centro storico di Spoleto con ingresso nella Piazza Pietro Fontana e disposta lungo la via Arco di Druso; l'arco romano degli inizi del I secolo fa da terrazza alla casa da cui si affaccia fino alla stupenda Piazza del Mercato.
In questa sede da sogno si terra' la mostra Modigliani e l'Art Negre con inaugurazione 22 giugno 2017 all'interno del palinsesto della sesantesima edizione del Festival dei Due mondi.
Firenze, 1909. Amedeo Modigliani - Foto Salvini
Il concept di questo primo evento della Casa Modigliani e' quello di creare un percorso alla scoperta delle influenze dell'arte africana sull'opera di Modigliani nella magica atmosfera della Parigi nei primi anni del Novecento e verificare anche l'evoluzione dell'Arte Africana in un percorso contemporaneo. L'Art Negre, quasi sconosciuta e dotata di scarsa visibilita' fino agli inizi del XX secolo, fece il proprio roboante ingresso nella cultura occidentale tramite l'opera rivoluzionaria di grandi artisti, collezionisti e galleristi (Georges Braque e Maurice de Vlaminck, Henri Matisse e Pablo Picasso, Andre' Derain e Constantin Brancusi, Jacob Epstein e Jacques Lipchitz, Gertrude Stein e Paul Guillaume). Anche Amedeo Modigliani subi' il fascino del Primitivismo e dell'Arte Africana in particolare. L'artista livornese presenta nelle sue opere alcuni tratti stilistici che si possono far risalire a origini primitive anche se ancora una volta mostra di esserne solo in parte influenzato nelle proprie scelte e di costruire invece un proprio mondo scultoreo e pittorico estremamente personale dove le varie fonti vengono soltanto usate per declinare la bellezza delle sue donne.
Le donne di Modigliani
Nella mostra si potranno ammirare, in un percorso suggestivo:
1. Una parte importante della stupenda collezione torinese di arte africana di Bruno Albertino e Anna Alberghina (50 sculture di arte tradizionale africana realizzate con varie tecniche e differenti materiali).
2. Numerose opere maggiori dell'artista livornese riprodotte con metodiche di elevata tecnologia ad altissima definizione su pannelli retroilluminati a Led con un processo che ha consentito l'assoluto rispetto delle dimensioni e dei colori dell'originale (ModLight).
3. Fotografie e documenti d'epoca, spesso inediti, relativi alla vita del grande Artista italiano.
4. Sistemi tecnologici di video compositing; le fotografie e i video, combinate con le opere di Modigliani e correlate con le maschere e le sculture africane, ci mostreranno le sue fonti di ispirazione, ma anche le sue peculiarita'; potremo viaggiare all'interno delle opere e confrontarne direttamente le provenienze.
5. Sculture e pitture del piu' grande artista contemporaneo africano George Lilanga per scoprire l'evoluzione dall'Art Negre all'Arte Contemporanea Africana attraverso la conoscenza dello Shetano la nuova icona rivoluzionaria, senza ossa, ne' articolazioni, con grandi orecchie e bocca, con 2 dita alle mani e 3 ai piedi, mutante tra l'umano e l'antropomorfo, immerso tra le immagini dei pensieri, delle emozioni, quasi sempre esprimente la giocosita' della vita nel proprio habitat.
6. Al centro di una sala ci accoglie una scultura monumentale in cartone di Sergio Gotti raffigurante Amedeo Modigliani e le sue donne. La scultura di questo artista poliedrico, completo, che colloca con maestria i suoi personaggi mitologici in una spazialita' ricercata, figurativa, che pero' attinge con naturalezza dall'Astrattismo e dall'Arte Povera e che usa con facilita' tutti i materiali, ci evoca lo spirito, l'energia e la presenza di Modigliani che, uscendo da un muro arrugginito che lo tiene prigioniero dei suoi ingranaggi, sprigiona dalle mani la sua forza creativa creando una delle sue bellissime donne.
Maschera Fang-Ngil - Gabon - Coll. Albertino-Alberghina
L'apertura della Casa Modigliani e la mostra all'interno del Festival dei Due Mondi vanno cosi' a concretizzare un accordo tra la citta' di Spoleto, la sua governance e l'Istituto Amedeo Modigliani con prospettive di crescita e proposizioni culturali e socio-economiche veramente importanti per la citta' e la Regione Umbria, ma anche per una maggiore conoscenza e riappropriazione nazionale del piu' grande artista del '900: Amedeo Modigliani.